Frammenti di bellezza

Il mio manifesto è “Una cosa bella è una gioia per sempre”; ma cos’è la bellezza? Vi lascio delle riflessioni su questo tema, che può sembrare scontato, ma che in realtà è molto profondo- d’altronde, il dibattito filosofico su estetica ed etica è molto famoso ed antico.

Photo by frank mckenna on Unsplash

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La bellezza è qualcosa che, se non ci fosse, si potrebbe vivere lo stesso: eppure c’è. Questo è sconvolgente! Per funzionare, il mondo potrebbe semplicemente essere efficiente, non serve che sia bello.

La bellezza è quello che fa pensare all’uomo che forse c’è di più, oltre alla soddisfazione delle necessità materiali. 

La bellezza è la spinta di una rosa a fiorire, anche se non c’è nessuno a guardarla. Questa spinta la sente ogni essere vivente, ed è la spinta a realizzarsi nella propria unicità in modo irripetibile- ad essere noi stessi. Francois Cheng spiega benissimo questi concetti nel suo libro "Cinque meditazioni sulla bellezza”: 

“L’unicità trasforma ogni essere in presenza, che, proprio come un albero o un fiore, non smette mai di tendere, attraverso il tempo, verso la pienezza della propria fioritura, che è la definizione stessa di bellezza. (…)

La bellezza è qualcosa che è virtualmente presente, da sempre presente; è un desiderio che scaturisce dall’intimo degli esseri- o dell’Essere- come una sorgente inesauribile che, più che come figura anonima e isolata, si manifesta come presenza irradiante e unificante, capace di invitare al consenso, all’interazione, e dotata di potere trasfigurante.”

Creare bellezza dalle proprie mani deve essere una operazione minuziosa e attenta, e deve impiegarci tutto il tempo che ci vuole, perchè una cosa bella è una gioia per sempre, e realizzando  o vedendo cose belle le porteremo per sempre nel cuore, riuscendo a sopportare un po’ di più gli infiniti baratri di bruttezza e sofferenza del mondo; rallegrandoci al ricordo che l’uomo può elevarsi a creatore con purezza di intenti e di cuore; sentendoci più vicini al divino, in risonanza con le forze invisibili dell’universo- che, con spietata concretezza, ci donano il brutto e il bello: sta a noi riuscire a scegliere a cosa dare spazio, amplificandolo e dilatandolo, condividendolo con gli altri fino a che non resta nient’altro. 

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